Aspettative per il ritorno a ristorante post covid19
A partire da Lunedì 18 Maggio 2020, buona parte dei ristoratori apriranno al pubblico. Ma quante persone mangeranno fuori casa?
Un sondaggio di The Fork ha riportato che, su 1500 persone intervistate, solo il 36% intende tornare a ristorante come prima della pandemia di covid19, con un 57% del campione che dichiara di non volerci tornare in tempi brevi.
In particolare, dai dati raccolti, emerge che i timori vincono la voglia di convivialità e buona tavola: il 66% infatti ritiene le condizioni di igiene e sicurezza fondamentali per poter ricominciare a frequentare i propri locali preferiti, con un 27% che reputa l’applicazione di rigide norme per distanziamento e sanificazione come un impedimento forte. Per queste persone infatti, è importante l’esperienza complessiva del pasto a ristorante e temono la poca godibilità del momento, vissuto quindi come ulteriore stress.
Al questionario hanno partecipato anche 285 ristoratori, la maggior parte dei quali - circa il 67% - vorrebbe riaprire il locale quanto prima, perché in grado di gestire le distanze di sicurezza, l’organizzazione di prenotazioni scaglionate e l’impiego di dispositivi di protezione individuali. Alla domanda se intendessero aumentare le ore di apertura al pubblico, prevalentemente allungando il servizio classico del pranzo, il 21% dei ristoratori ha risposto negativamente, preferendo mantenere una “ordinaria” suddivisione in turni durante gli orari usuali.
Le risposte più dolorose, dal punto di vista economico, riguardano i prezzi di vendita: il 55% degli imprenditori vorrebbe mantenerli invariati, ma buona parte - il 76% - hanno pensato a piatti più semplici ed economici da proporre. Inoltre sono stati elaborati menù degustazione a prezzi ridotti, dall’80% degli intervistati, alcuni dei quali (il 52%) ragionano su promozioni speciali con omaggio di bevande o dolci.
Per concludere, ci si aspetta un rimbalzo dei consumi fuori casa, sebbene con una ripresa più lenta e tentennante. Lentamente si sconteranno gli effetti psicologici della quarantena e ci si abituerà alle procedure e alle regole che garantiranno la sicurezza di tutti, tornando a godere di una delle migliori ristorazioni del mondo.
Francesco Siri